Veicoli commerciali ed e-commerce: due mercati che nell’ultimo anno abbondante di pandemia non hanno subito rallentamenti, bensì, soprattutto nel caso dell’e-commerce, una forte accelerazione.

Vedendo limitata la propria possibilità di uscire di casa o di passeggiare per negozi, le persone si sono rivolte ai negozi online. I siti di e-commerce hanno avuto un boom di visite e di ordini, ma come fare per portare velocemente una quantità simile di merce direttamente sull’uscio di casa dei clienti?

Con una fitta rete di furgoni e veicoli commerciali.

Veicoli commerciali: un 2021 in crescita, ma con dei campanelli d’allarme

Se il mercato dell’auto ha visto una contrazione importante, quello dei veicoli commerciali è invece rimasto stabile e, nell’aprile 2021, ha visto addirittura una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo nel 2019.

Il gruppo europeo Transport and Environment (T&E) però lancia l’allarme: L’Unione Europea non sta facendo abbastanza per limitare le emissioni dei veicoli commerciali, in particolar modo quelli usati per l’ultimo miglio”, ovvero quelli focalizzati proprio sull’e-commerce.

Il T&E chiede di vietare la vendita di modelli con alimentazione endotermica entro il 2035. Si stima che i veicoli commerciali endotermici causino il 14% di tutte le emissioni di CO2 prodotte nelle città.

Veicoli commerciali: la possibile soluzione

La soluzione potrebbe essere elettrificare le flotte di veicoli commerciali dell’ultimo miglio.
Ad oggi, i veicoli commerciali completamente elettrici in Europa rappresentano appena il 2% del mercato. Gli obiettivi della 2030 agenda pendono come una proverbiale spada di Damocle sulla testa delle aziende: serve pensare green e agire di conseguenza. Secondo il T&E entro il 2030 bisogna ridurre le emissioni di almeno il 60%.

Se immaginare un’elettrificazione completa della flotta di veicoli commerciali per un utilizzo in aree extraurbane e di provincia sembra ancora utopistico per via della (ancora) scarsa capillarità delle colonnine di ricarica e di un’autonomia delle batterie dei veicoli relativamente contenuta, si può invece ipotizzare una conversione delle flotte almeno per quanto riguarda gli spostamenti nei grandi centri urbani, dove le distanze percorse sono minori e le infrastrutture di ricarica sono più diffuse.

Per sapere dove trovare le colonnine di ricarica clicca qui

Veicoli commerciali: cosa scegliere?

Le soluzioni elettrificate sono sicuramente in netto aumento rispetto agli anni precedenti. Il settore automotive si sta proiettando verso un futuro elettrificato e sostenibile.

Grazie ai numerosi incentivi statali, vengono applicati sconti sostanziosi (con agevolazioni fino a € € 8.000) sul prezzo d’acquisto di un veicolo elettrico. Tra le proposte più interessanti sui veicoli per l’ultimo miglio ci sono i furgoni Mercedes, Toyota e Man Truck con il nuovo Man eTGE che garantiscono ampia capacità di carico, qualità e affidabilità a prezzi competitivi e, soprattutto, con motorizzazioni 100% elettriche.

Questi veicoli, insieme a furgoni di tanti altri brand come Citroen, Nissan e Renault sono disponibili in modalità elettrica sia per l’acquisto e sia in formule di leasing o noleggio.

Veicoli commerciali: autonomie e utilizzo

Quando si tratta il tema della mobilità elettrica uno dei punti che suscita più preoccupazioni è l’autonomia dei veicoli. L’ansia da ricarica, i tempi di “rifornimento” e la distanza massima percorribile sono tutt’ora degli ostacoli verso un’elettrificazione degli spostamenti.

Se con le automobili elettriche il chilometraggio sta superando la soglia dei 500 km con un pieno, per i veicoli commerciali si parla invece di autonomie più contenute, questo per via della loro massa notevole e di un coefficiente di penetrazione aerodinamica minore. Questi sono fattori che possono “affaticare” le batterie, che devono muovere veicoli non solo già voluminosi, ma anche spesso a pieno carico.

A seconda delle batterie installate, i veicoli commerciali hanno autonomie comprese tra i 120 km e i 400 km e garantiscono ampio margine di utilizzo, sia in città che per brevi tratte extraurbane.

I furgoni con autonomie al di sotto dei 200 km però non devono spaventare: Se questa tipologia di veicoli viene usata spesso e volentieri per le consegne dell’ultimo miglio, e frequentemente nei grandi centri urbani, le distanze da percorrere sono contenute e, qualora servisse un rabbocco dell’ultimo minuto, le città sono ben fornite con colonnine di ricarica; inoltre i veicoli commerciali moderni sono abilitati a ricevere la ricarica veloce, che permette di riempire le batterie in meno di mezz’ora.

Veicoli commerciali: come funzionano gli ecoincentivi?

Il 2021 porta con sé una novità sostanziale: se prima gli incentivi destinati a veicoli con alimentazione elettrica (completa o parziale) erano solo per le automobili, dal 2021 anche i veicoli commerciali possono beneficiare degli ecoincentivi.

Ecco come sono divisi i valori degli ecoincentivi:

  • Da 1.200 € a 8.000 € con rottamazione dell’usato
  • Da 800 € a 6.400 € senza rottamazione

Gli ecobonus sono applicabili a veicoli commerciali N1 (quelli con peso fino a 3,5 tonnellate) nuovi e agli autoveicoli speciali M1. Tra questi ultimi fanno parte ambulanze, spazzatrici, auto funebri, veicoli commerciali isotermici e furgoni blindati.
Il contributo dell’ecoincentivo varia in base alla massa del veicolo e all’alimentazione del veicolo nuovo scelto.

Gli ecoincentivi sui veicoli commerciali sono regolamentati dalla Legge di Bilancio. Il comma 7 di questo testo prevede un contributo statale per l’acquisto di un veicolo commerciale elettrico o ibrido nel periodo tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.

Veicoli commerciali: la validità degli ecoincentivi

L’ecobonus è valido solo con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria di quello che si intende acquistare e con omologazione Euro4 o precedente

Quindi, in altre parole, si beneficia dell’ecoincentivo se si rottama un veicolo commerciale N1 e si intende comprare un veicolo commerciale N1 nuovo; o se si rottama un veicolo M1 speciale e si vuole acquistare un veicolo M1 speciale nuovo.

Va infine segnalato che il veicolo da rottamare, oltre a dover rispettare i criteri sopradescritti, deve essere intestato o ad un familiare convivente o all’acquirente da almeno 12 mesi.